Descrizione
Questo è un libro sulle teorie criminologiche che rifiuta l’impostazione didattico-manualistica per abbracciarne una antologico-genealogica. Un libro che non vuole proporre una sintesi delle differenti teorie e ricerche sociologiche in ambito criminologico, ma che invita all’analisi e all’approfondimento delle stesse; un libro fatto di libri e che si legge solo attraverso altri libri. Corredandoli con brevi introduzioni, commenti, schede e note biobibliografiche, questo testo raccoglie alcuni brani dei principali scritti di criminologia e di sociologia della devianza attraverso i quali si compie il passaggio dallo studio del crimine a quello del criminale, da quello della criminalità a quello della paura della criminalità, dell’insicurezza sociale e del governo della paura. Nel ripercorrere tali ricerche, che da Cesare Beccaria ad oggi si sono susseguite con orientamenti scientifici sempre diversi, senza alcuna pretesa di esaustività, questo lavoro intende riaprire un discorso critico sull’epistemologia e sulla metodologia della ricerca in ambito criminologico.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.