Descrizione
Quando morì improvvisamente nel giugno 1920, Max Weber lasciò sulla sua scrivania un’enorme mole di manoscritti. I faldoni ritrovati contenevano le ricerche che lo avevano tenuto occupato nell’ultimo decennio di vita, destinate a un’opera collettiva dal titolo Compendio di teoria dell’economia sociale. La moglie Marianne, gelosa custode della memoria del marito, si affrettò a pubblicare tutti i materiali ritrovati assieme a testi già pubblicati in un’unica opera dal titolo Economia e società: quello sarebbe dovuto diventare il capolavoro di Max Weber. Fu invece l’inizio di una storia editoriale equivoca e fuorviante, che nei decenni ha visto ben cinque edizioni succedersi, tra ingegnosi tentativi di montaggio, inserimenti di testi, ripetizioni inspiegabili ed evidenti divergenze stilistiche. Dal 1999 al 2015, l’edizione critica della Max Weber-Gesamtausgabe ha approntato una sistemazione dell’opera che rende infine giustizia alla complessità della sua genesi.
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